Dopo un'estate torrida eccolo arrivare, puntuale, con i primi freddi mattutini e le prime piogge, l'autunno. Basta fare una passeggiata nei nostri boschi per notare subito il cambiamento: le foglie a terra, l'umidità nell'aria e tanti colori e profumi che ci avvolgono.
Nel bosco, in questa stagione, si possono trovare un sacco di prelibatezze da utilizzare nelle nostre cucine. Primi fra tutti, i funghi. Oltre a possedere un'autorizzazione, è sempre bene raccogliere i funghi solo se si ha una conoscenza approfondita di questi prodotti, altrimenti è altamente consigliabile farsi accompagnare da qualcuno esperto. In ogni caso, dopo la raccolta, è meglio fare verificare il raccolto presso i Centri di controllo micologico del Servizio igiene pubblica del territorio di residenza, onde evitare spiacevoli mal di pancia, se non peggiori conseguenze.
Con i funghi si possono fare zuppe, risotti, condire pasta o gnocchi; si possono mangiare alla piastra o crudi, metterli sottolio… Insomma, con i funghi basta solo un po’ di fantasia per fare diventare speciale ogni piatto. Guarda le nostre tagliatelle di castagne con timo e funghi porcini, una prelibatezza!
Il sottobosco ci offre anche molti tipi di bacche, ma anche qui valgono le raccomandazioni fatte per i funghi: raccoglietele solo se siete sicuri di quello che state mettendo nei vostri cestini.
Il ginepro è una delle bacche principe di questo periodo: buonissimo da aggiungere a stracotti o spezzatini, donerà quel suo sapore intenso e unico.
Inoltre in questa stagione non dimentichiamo le castagne: un frutto dai mille usi e buono sia per piatti dolci che salati, utilizzato in cucina da sempre: le nostre nonne per esempio usavano la farina delle castagne più piccole per preparare il cosiddetto pane dei poveri.
Le castagne sono buone per una zuppa o per un arrosto, perfette bollite con dell'alloro o cotte sulla fiamma viva sfumandole con del buon vino rosso (ricordate di inciderle prima di metterle sul fuoco o in forno per evitare che esplodano). In Francia, con le castagne più grandi vengono fatti i famosi Marron Glacé, castagne glassate con zucchero tradizionalmente regalate per Natale.
Ma il bosco ci regala anche noci e nocciole, perfette per delle torte o da sgranocchiare dopo un pasto o da aggiungere come decorazione a risotti o zuppe.
Non dimentichiamo infine la melagrana, il frutto che rappresenta l'abbondanza, col suo colore rosso vivo simbolo di forza e prosperità. Questo fantastico frutto con i suoi grani dolci e succosi è utilizzato in tantissime preparazioni: dallo sciroppo di granatina ai succhi, dall’arrosto di maiale al risotto con radicchio e noci.
L'autunno ci dona un sacco di profumi e di sapori, gli stessi sapori che scalderanno le vostre cucine e le vostre famiglie.
Volete sapere se sarà un inverno freddo o mite? Oppure se sarà ricco di nevicate? Provate a mangiare un cachi e tagliate il suo seme a metà. Tagliandolo in senso longitudinale vedrete che il germoglio interno ha la forma di una “posata”: potrebbe essere un cucchiaio, una forchetta o un coltello. I nostri avi contadini associavano a ogni posata la previsione sull’andamento della stagione fredda.
Provate a gustarvi un cachi e scoprite intorno a una bella tavolata come sarà l'inverno:
- Cucchiaio - sarà un inverno con tante nevicate
- Forchetta - sarà un inverno con temperature miti
- Coltello - sarà un inverno lungo e con temperature rigide